(Venezia, 1884 – Treviso, 1947)
46,5 × 64,5 cm / 18,14 × 25,16 in
Artista autodidatta, ai primi del 900 si reca a Parigi e in Bretagna. Nel 1905 gli viene concesso uno studio al terzo piano del Museo. Figura centrale del gruppo artistico che si stava formando in quegli anni, i “ribelli di Ca Pesaro”secondo la definizione del critico Cesare Brandi, Rossi è protagonista delle mostre “Bevilacqua”, organizzate a partire dal 1908 dal primo Direttore del Museo, Nino Barbantini, cui si deve anche la donazione del dipinto Douarnenez.
Esposto a Ca Pesaro nel 1919, alla ripresa delle attività dopo guerra, il quadro testimonia il grande amore di Rossi per la pittura francese e la Bretagna. Qui aveva soggiornato a lungo, tra il 1909 e il 1912, frequentando sia Douarnenez che Guilvinec , e aveva conosciuto da vicino larte del gruppo di Pont- Aven, località resa celebre da Paul Gauguin e dai suoi amici.
La pittura è giocata su pochi e intensi colori azzurro-verdi, le forme delle casette bretoni e delle barche sono semplificate e chiuse da un contorno spesso e scuro, latmosfera è sospesa, come scriveva Barbantini: «La dolce poesia di questo assorto paesaggio di Douarnenez dove il chiarore dellinvisibile luna sul villaggio, sulle barche, sulle acque addormentate, è come una luce di sogno e intenerisce il cuore».